Davide Volponi
Works
Palazzotti
Arrogus de linna, così ci chiamano da queste parti. Siamo dei volgari pezzi di legno frutto di molteplici e varie trasformazioni decise da altri.
La nostra esistenza comincia in posti lontani all’aria aperta pulita e prosegue spensierata e allegra tra sole e pioggia e con gli uccelli che ogni tanto si poggiano su di noi e, sussurrando canti felici, ci fanno compagnia.
Poi d’improvviso un giorno con violenza e crudeltà ci portano via, ci tagliano in tanti pezzi ci torturano in ogni modo, ci piallano ci essicano, ci incollano.
E poi ci trascinano con violenza ormai moribondi, ammassati in orribili stive, per migliaia di chilometri in posti ancora più lontani. finiamo accatastati nella speranza che qualcuno ci prenda di nuovo per continuare a trasformarci ancora, in chissà cosa.
A noi non ci ha scelto nessuno siamo stati scartati e buttati via, non servivamo. Le nostre giornate si susseguivano, nella speranza e disperazione di finire al massimo nel fuoco o maciullati completamente.
Ora un tale ha deciso di darci una speranza. Ci prende ci fa il bagnetto, poi ci mette un vestito colorato, assomigliamo a dei piccoli palazzotti, e ci porta a gruppetti a fare passeggiate.
Quando tutto sembrava finito, ora di nuovo respiro quella lontana allegria e mi sento vivo, perché anche io ho un anima.